Quantcast
Viewing all articles
Browse latest Browse all 35

AGENDE COMPLICATE

Image may be NSFW.
Clik here to view.
(Immagine tratta dal sito www. studiosalem.it)

(Immagine tratta dal sito www. studiosalem.it)

 

Per oggi pomeriggio avevo fatto un programma: rientrare a casa dopo la lezione di tedesco, pranzare con calma, magari finire l’arretrato di stiratura, e poi dedicare un po’ di tempo alla scrittura del mio ultimamente molto trascurato blog. Ormai, infatti, tra corsi e studio miei, lezioni di yoga da organizzare, preparare e tenere e figlio da gestire con annessi e connessi, il tempo si è davvero ridotto al minimo sindacale, con effetti consistenti anche sugli stimoli dei contenuti.

Ovviamente, nulla di tutto ciò è potuto avvenire. Non solo non ho finito di stirare i panni stesi, non ho neppure cominciato, ma dopo aver pranzato ho trascorso una quantità infinita di tempo a fungere da assistente personale per l’agenda di mio figlio seienne. In pochi giorni ci siamo, infatti, trovati a dover rivoluzionare le attività pomeridiane per una serie di circostanze esterne: la maestra che una volta alla settimana aveva iniziato ad insegnargli a leggere e scrivere in italiano non ha più disponibilità il mercoledì pomeriggio e abbiamo anche dovuto a malincuore rinunciare definitivamente al corso di nuoto del venerdì, a causa dell’ennesimo mal d’orecchie dopo piscina.

La conseguenza è che io, madre degli avanzati anni duemila, mi ritrovo a cercare affannosamente attività sportive alternative che possano naturalmente essere compatibili con l’agenda già esistente e, contemporaneamente, capire come continuare a garantirgli un apprendimento professionale della lingua madre senza eccessivo stress e sovraccarico di impegni.

Inevitabilmente torno a ripensare ai miei sei anni: andavo alla scuola elementare dalle ore 8.30 alle ore 12.30, rincasavo e pranzavo. Il pomeriggio era dedicato a un po’ di compiti (non ricordo nulla di eccessivo o opprimente) e al gioco, da sola, con mia cugina più piccola e, di tanto in tanto, con qualche amichetta.

Credo di essere cresciuta ugualmente, con un Q.I entro il range della normalità, e di essermi costruita, negli anni e con la crescita, parecchi interessi personali di cui vado oggi abbastanza orgogliosa e che costituiscono “il gusto” della mia routine quotidiana.

Come spesso accade, mi assale il dubbio che a questi figli stiamo in qualche modo “dando forse troppo”.

 

 


Viewing all articles
Browse latest Browse all 35

Trending Articles